Modifica di Critiche ai metodi con cui viene rilevata la violenza sulle donne

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Attenzione: non hai effettuato l'accesso. Se effettuerai delle modifiche il tuo indirizzo IP sarà visibile pubblicamente. Se accedi o crei un'utenza, le tue modifiche saranno attribuite al tuo nome utente, insieme ad altri benefici.

Questa modifica può essere annullata. Controlla le differenze mostrate sotto fra le due versioni per essere certo che il contenuto corrisponda a quanto desiderato, e quindi pubblicare le modifiche per completare la procedura di annullamento.

Versione attuale Il tuo testo
Riga 1: Riga 1:
Con il consenso dell'autore riporto il seguente articolo:




==La violenza nelle relazioni intime: una questione di genere?==
Vorrei cogliere l'occasione della giornata del 25 novembre per analizzare il lavoro fatto dall'ISTAT riguardo il fenomeno della violenza di genere (inoltre ha richiesto molto meno lavoro del precedente).
Alcuni studi, riassunti nei seguenti articoli<ref>[[Violenza domestica]]</ref><ref>[[Storia su instagram di ProgettoParità sulla violenza domestica]]</ref><ref>[[Erin Pizzey#Studi sulla violenza domestica]]</ref> e nei dati presentati in questo articolo, suggeriscono che la violenza nelle relazioni intime non sia affatto un fenomeno prevalentemente maschile. Contrariamente all'idea popolare che la violenza domestica sia il risultato del desiderio patriarcale di dominio (modello "Duluth"), tutti i dati sembrano sfidare questa visione.
=== Le vecchie teorie, oggi superate ===
Il modello Duluth è un quadro teorico usato per comprendere la violenza di genere, in cui l'uomo è visto come il soggetto forte e dominante e la donna come la vittima debole e controllata. Questo modello assume che la violenza tra uomo e donna sia il risultato di un desiderio di controllo maschile radicato nelle strutture sociali patriarcali.


Tuttavia, alcuni studi suggeriscono che la violenza domestica non sia più prevalente nelle relazioni uomo-donna rispetto a quelle omosessuali o lesbiche. Queste ricerche mettono in discussione la validità del modello Duluth, evidenziando che la realtà potrebbe essere più complessa di quanto suggerisca questa teoria.
Senza indugi e senza anticipazioni, vi propongo il [https://www.istat.it/it/files//2016/12/Nota-metodologica.pdf link alla nota metodologica] sul sito dell'ISTAT.


Inoltre, la stessa ideatrice del modello Duluth, Ellen Pence, '''ha ammesso che la sua teoria era stata influenzata da bias di conferma e che non rifletteva accuratamente le esperienze reali di uomini e donne coinvolti in situazioni di violenza domestica.'''
Per chi non volesse leggerla tutta una sintesi:


{{:Storia su instagram di ProgettoParità sulla violenza domestica}}
Il campione include più di 24k donne intervistate (circa 3,5k non cittadinanza italiana) e ha coinvolto 150 intervistatrici.
Pertanto, una visione più olistica della violenza domestica dovrebbe considerare una varietà di fattori, inclusi precedenti litigi e dinamiche di coppia, background educativo, fattori culturali, situazione economica, stabilità emotiva, eventuali tendenze o disturbi individuali, problemi relazionali, fattori sociali, gelosia, condizioni ereditate, posizione sociale, solitudine e, sì, anche ruoli di genere. Ridurre tutto a un problema di dominio maschile derivante dal patriarcato può essere troppo semplificante.


In definitiva, molti studi attuali indicano che la violenza domestica non è esclusivamente legata al genere.
Da fine pagina 3 a metà pagina 4 viene introdotto il questionario, spiegando perché, ad esempio, hanno deciso di porre diverse domande, entrando nello specifico del tipo di violenza subita (elemento importante per chi fosse interessato professionalmente a come costruire un questionario).


== Critiche alle narrative mediatiche ==
Da metà pagina 4 a inizio pagina 6 trovate le domande, divise per temi: 1. violenza fisica e sessuale; 2. violenza sessuale; 3. violenza sessuale prima dei 16 anni (famigliare ed ext
Allo stesso modo, la Rape, Abuse & Incest National Network ([https://it.wikipedia.org/wiki/Rape,_Abuse_%26_Incest_National_Network RAINN]), la più grande organizzazione americana contro la violenza sessuale, ha espresso critiche severamente riguardo alla cosiddetta "cultura dello stupro"<ref>https://www.tematichedigenere.com/wiki/Critiche_alla_cultura_dello_stupro?venotify=created#Critiche_della_RAINN</ref>.
 
==Analisi delle discrepanze nei dati==
famigliare ed extra); 4. psicologica ed economica.
Un'indagine condotta da [https://g.co/kgs/H6jrxT Barbara Benedettelli] ha evidenziato discrepanze significative nella percezione e nel trattamento dei femminicidi<ref>[[Riassunto dei vari articoli sui femminicidi#Riassunto barbarabenedettelli.it Indagine femminicidi 2018]]</ref>.
 
=== Altre discrepanze ===
Alcune considerazioni a riguardo.
Il progetto [https://www.instagram.com/antisexistworld/ @antisexistworld] ha compiuto uno sforzo considerevole nel censire tutti gli episodi di violenza da gennaio 2019 ad aprile 2021, fornendo un quadro dettagliato della situazione<ref>https://www.instagram.com/antisexistworld/</ref>.
 
*[https://violenzasenzagenere.altervista.org/violenze-contro-uomini/ 401 episodi di Violenze contro uomini]
# Quando valutiamo la frequenza di un evento abbiamo bisogno di un riferimento. Possiamo ovviamente decidere su base empirica che un evento possa essere frequente o meno, ma per essere precisi, e magari determinare dei trend, dobbiamo darci dei riferimenti. Il primo appunto sul metodo (grave) è che manca il riferimento. Non abbiamo né un braccio di controllo (uomini), né una popolazione generale di riferimento. In parole povere, non siamo in grado di determinare se gli episodi di violenza sulle donne abbiano una incidenza superiore o inferiore alla media, nella norma oppure no (per norma si intende non pari alla media matematica ma più o meno vicino, detto grezzamente).
*[https://violenzasenzagenere.altervista.org/violenze-contro-soggetti-deboli/ 345 episodi di Violenze contro soggetti deboli]
# Mi sembra che il questionario sia rivolto esclusivamente a donne eterosessuali. Si riferisce quasi esclusivamente a violenze subite da uomini, in pochi casi uomo/partner. Nella sezione riferita al contesto famigliare, ad esempio, parla di violenza Padre su Madre e/o intervistata, e Madre su intervistata. Coerentemente alla scelta da me criticata nel punto 1, manca un controllo del dato in relazione alla violenza Madre su Padre.
* [https://violenzasenzagenere.altervista.org/le-false-accuse/ 361 episodi di False accuse]
# La violenza psicologica ed economica sono state rilevate solo in relazione al partner, e non alla famiglia. In realtà, è proprio il nucleo famigliare quello in cui si possono identificare maggiori influenze da parte del modello patriarcale di società (anche soltanto per differenze generazionali), senza contare che società patriarcale, per definizione, si riferisce prima di tutto al controllo esercitato dal pater familias. Come probabilmente molte (e molti) potranno confermare, l'ambito famigliare può essere un contesto pesantissimo per le violenze psicologiche ed economiche, ed anzi, sono in grado di determinare un "imprinting" tale da influenzare figlie e figli nel modo di concepire una relazione affettiva.
L'attivista che se ne è occupata, una ragazza, offre anche una spiegazione più dettagliata dell'importanza di sfidare le narrative mediatiche esistenti sulla violenza domestica può essere trovata [https://violenzasenzagenere.altervista.org/perche-questo-sito-2-2/ qui].
# Ho provato a rispondere alle domande. Dato che sono nato nell'81, praticamente dovrei barrare sì a quasi tutte le domande sulla violenza subita, parzialmente sì alla violenza sessuale, no violenza sessuale in famiglia. Per il resto quasi tutto sì, pure la parte su coltello e pistola  .Tenete presente che, salvo specifiche, anche gli schiaffoni vengono registrati come episodio di violenza.
==Un'analisi critica del questionario ISTAT sulla violenza di genere==
Con il permesso dell'autore, presentiamo di seguito un'analisi critica dell'indagine ISTAT sulla violenza di genere. Per un'introduzione completa, consultare la [https://www.istat.it/it/files//2016/12/Nota-metodologica.pdf nota metodologica dell'ISTAT].
===Il questionario===
Il campione dell'indagine includeva oltre 24.000 donne, delle quali circa 3.500 non di cittadinanza italiana, e impiegava 150 intervistatrici.
Da fine pagina 3 a metà pagina 4 viene introdotto il questionario, spiegando perché, ad esempio, hanno deciso di porre diverse domande, entrando nello specifico del tipo di violenza subita (elemento importante per chi fosse interessato professionalmente a come costruire un questionario).
Da metà pagina 4 a inizio pagina 6 trovate le domande, divise per temi:  
# violenza fisica e sessuale;  
# violenza sessuale;  
# violenza sessuale prima dei 16 anni (famigliare ed extra);  
# violenza psicologica ed economica.
===Questioni critiche===
# Il primo appunto riguarda una carenza '''grave''' sul metodo: <u>manca il riferimento</u>. Quando valutiamo la frequenza di un evento abbiamo bisogno di un riferimento (vedi statistica). Possiamo ovviamente decidere su base empirica che un evento possa essere frequente o meno, ma ''per essere precisi'', e magari determinare dei trend, ''dobbiamo darci dei riferimenti''. Non abbiamo né un gruppo di controllo (es. gli uomini), né una popolazione generale di riferimento. In parole povere, non siamo in grado di determinare se gli episodi di violenza sulle donne abbiano una incidenza superiore o inferiore alla media, nella norma oppure no (per ''norma'' si intende non pari alla media matematica ma più o meno vicino, detto grezzamente).
# Mi sembra che il questionario sia <u>rivolto esclusivamente a donne eterosessuali</u>. Si riferisce quasi esclusivamente <u>a violenze subite da uomini</u>, in pochi casi uomo/partner. Nella sezione riferita al contesto famigliare, ad esempio, parla di violenza Padre su Madre e/o intervistata, e Madre su intervistata. Coerentemente alla scelta da me criticata nel punto 1, manca un controllo del dato in relazione alla violenza Madre su Padre.
# La violenza psicologica ed economica sono state rilevate solo in relazione al partner, e non alla famiglia. In realtà, è proprio il nucleo famigliare quello in cui si possono identificare maggiori influenze da parte del <u>modello patriarcale di società</u> (anche soltanto per differenze generazionali), senza contare che <u>società patriarcale, per definizione, si riferisce prima di tutto al controllo esercitato dal pater familias</u>. Come probabilmente molte (e molti) potranno confermare, l'ambito famigliare può essere un contesto pesantissimo per le violenze psicologiche ed economiche, ed anzi, sono in grado di determinare un "imprinting" tale da influenzare figlie e figli nel modo di concepire una relazione affettiva.
# Ho provato a rispondere alle domande in prima persona. Dato che sono nato nell'81, '''praticamente dovrei barrare sì a quasi tutte le domande sulla violenza subita''', parzialmente sì alla violenza sessuale, no violenza sessuale in famiglia. Per il resto quasi tutto sì, pure la parte su coltello e pistola. Tenete presente che, salvo specifiche, anche gli schiaffoni vengono registrati come episodio di violenza.
== Vedi anche ==
{{Categoria:Violenza di genere}}
== Note ==
[[Categoria:Studi]]
[[Categoria:Polarizzazione]]
[[Categoria:Critiche]]
[[Categoria:Distorsioni]]
[[Categoria:Violenza di genere]]
<references /><div class="ezmob-footer ezoic-floating-bottom ezo_ad ezmob-footer-desktop" id="ezmobfooter"><center><span id="ezoic-pub-ad-placeholder-100"></span></center></div><div class="ezmob-footer ezoic-floating-bottom ezo_ad ezmob-footer-desktop" id="ezmobfooter"><center></center></div>
Per favore tieni presente che tutti i contributi a Tematiche di genere si considerano pubblicati nei termini d'uso della licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo (vedi Tematiche di genere:Copyright per maggiori dettagli). Se non desideri che i tuoi testi possano essere modificati e ridistribuiti da chiunque senza alcuna limitazione, non inviarli qui.
Inviando il testo dichiari inoltre, sotto tua responsabilità, che è stato scritto da te personalmente oppure è stato copiato da una fonte di pubblico dominio o similarmente libera. Non inviare materiale protetto da copyright senza autorizzazione!
Annulla Guida (si apre in una nuova finestra)