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{{Torna a|Sociability di Francesco Oggiano}} | {{Torna a|Sociability di Francesco Oggiano}} | ||
=== Paura di scontentare il pubblico e conformismo sui social === | |||
La pressione di scrivere contenuti che piacciono al pubblico, mirando a ottenere approvazione e condivisioni, piuttosto che aderire alla verità e all'onestà intellettuale. Il giornalista, con oltre dieci anni di esperienza, mette in luce come i nuovi mezzi di comunicazione, che dovrebbero teoricamente "liberare" i giornalisti, in realtà li sottopongano a un nuovo tipo di condizionamento più insidioso: quello del pubblico. | |||
Oggiano invita a riflettere su quanto spesso anche noi pubblichiamo contenuti sui social media per ottenere like, senza considerare a fondo la loro validità o integrità. Questo comportamento, moltiplicato in un ambiente come una redazione, rappresenta per lui una delle più grandi sfide e critiche al rapporto tra giornalismo e social media nel nuovo millennio.<blockquote>Pensateci: non è mai capitato anche a voi di pubblicare contenuti sul vostro profilo personale all’esclusivo scopo di ottenere like, nonostante in cuor vostro foste dubbiosi sulla reale validità e [[onestà intellettuale]] di quel contenuto? ''Magari era una polemica che non avevate approfondito, magari un personaggio finito in una shitstorm. Volevate solo aggiungere la vostra battutina, dare il vostro piccolo contributo: per sentirvi parte di un gruppo, ricevere approvazione, instaurare nuove relazioni o consolidarne di vecchie.''</blockquote> | |||
=== Il rischio del conformismo social è doppio: Contronarrazione affidata a pochissimi e '''Censura dal basso''' === | |||
Da una parte, si osserva una tendenza crescente tra redazioni, giornalisti, intellettuali, autori e creator di diventare sempre più accomodanti verso le aspettative del pubblico, cercando di confermare e assecondare visioni del mondo prevalenti, piuttosto che presentare fatti e analisi che potrebbero sfidare o cambiare le convinzioni esistenti. | |||
Dall'altra parte, emerge un gruppo di figure che possono essere descritte come intellettuali "non conformisti" o antisistema. Questi individui, spesso in disaccordo con le convenzioni e percezioni dominanti e visti come censurati dal sistema, trovano spazio nell'ambito dell'"intellectual dark web". Quest'area della rete, identificata in un'inchiesta del "New York Times", ospita pensatori - giornalisti, psicologi, filosofi - che, attraverso piattaforme come YouTube e Spotify, sono diventati influenti a livello globale. Tra di loro ci sono lo psicologo canadese [https://it.wikipedia.org/wiki/Jordan_Peterson Jordan Peterson], il polemista conservatore [https://it.wikipedia.org/wiki/Ben_Shapiro Ben Shapiro], le femministe [https://it.wikipedia.org/wiki/Camille_Paglia Camille Paglia] e [https://it.wikipedia.org/wiki/Christina_Hoff_Sommers Christina Hoff Sommers], il commentatore politico [[wikipedia:Dave_Rubin|Dave Rubin]] e la scrittrice e attivista [https://it.wikipedia.org/wiki/Ayaan_Hirsi_Ali Ayaan Hirsi Ali]. | |||
In | In questo contesto abbiamo quindi una tendenza all'autocensura tra i giornalisti, con una crescente paura di esprimere opinioni impopolari nell'era del giornalismo social. Questa situazione porta a un evitamento di argomenti complessi o controversi per timore di perdere l'approvazione online, creando un fenomeno di "censura dal basso", dove la maggiore preoccupazione non è la censura imposta da autorità, ma il giudizio negativo e l'ostilità del pubblico sui social media. | ||
Dall’altra, di avere appaltata una contronarrazione esclusivamente a figure più o meno “punk”, più o meno antisistema, e in rotta con il sistema da cui denunciano di essere stati censurati. In rete c’è chi parla addirittura di ''intellectual dark web'': è quella parte di rete (così battezzata in un’inchiesta del «New York Times») che ospita contenuti audio/video di pensatori considerati “non allineati al pensiero dominante”. | |||
Si tratta di una ventina di giornalisti, psicologi, filosofi che grazie a piattaforme come YouTube e Spotify si sono ritrovati a essere gli intellettuali più influenti al mondo, punto di riferimento educativo per milioni di ragazzi e ragazze occidentali. | |||
[[Categoria:Mass Media]] | |||
[[Categoria:Social network]] | |||
[[Categoria:Psicologia sociale]] | |||
[[Categoria:Influencer]] | |||
[[Categoria:Conformismo]] | |||
[[Categoria:Censura]] | |||
[[Categoria:Giornalismo]] | |||
[[Categoria:Comunicazione]] | |||
[[Categoria:Critiche]] | |||
[[Categoria:Problematiche sociali]] | |||
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