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== Navigare tra Empatia Selettiva e Superficialità: Una Riflessione sulla Giustizia Sociale nei Social Media (con JP) == Per quanto riguarda gli argomenti di cui parli, vedo diversi temi principali: # Empatia Selettiva: Parli del modo in cui alcune persone sembrano mostrare empatia solo per gruppi specifici o questioni che toccano direttamente loro o che sono facilmente comprensibili. Questo può portare a una mancanza di comprensione o empatia per altre questioni o gruppi di persone. # Superficialità nei Social Media: Discuti il problema della superficialità nei social media, dove le persone possono saltare da un problema all'altro senza mai affrontare le questioni in modo profondo o cercare soluzioni reali. # Giustizia Sociale: Rifletti sulla necessità di affrontare questioni di giustizia sociale in modo più profondo e riflessivo, piuttosto che limitarsi a reazioni emotive immediate. # Auto-riflessione: Infine, rifletti sulla tua posizione in tutto questo, riconoscendo la tua età e esperienza come fattori che influenzano la tua prospettiva e riconoscendo anche le sfide e le ingiustizie che le donne affrontano nella società. ma sai che mi piace la pagina che hai condiviso ieri? <nowiki>https://www.instagram.com/p/CtTTf1SMaFR/?img_index=1</nowiki> cioè, non giudicarmi troppo male, ma all'inizio mi incazzavo con le ragazze ogni volta che vedevo un'ondata di indignazione infinita per notizie che sarebbero state prima da approfondire Cioè, ci vedevo un problema di superficialità; l'interesse e l'indignazione sembrava emergere soltanto quando un'ingiustizia toccava un gruppo con cui era facile empatizzare, ma scompariva il giorno dopo. Ad esempio, mi imbattevo spesso in post sui gruppi Facebook in cui delle ragazze chiedevano massima empatia per le persone provenienti dall'Africa - e questo è giusto e doveroso. Allo stesso tempo, però, notavo lo stesso gruppo di donne diventare particolarmente emotivo quando si trattava di discutere temi come femminicidio o stupri - anch'esso una reazione comprensibile. Tuttavia, mi colpiva l'incongruenza che emergeva dai dati, dove a volte proprio i migranti, per i quali si chiedeva empatia, risultavano essere autori di tali crimini e questa cosa - che avrebbe richiesto un confronto assennato veniva invece affrontata con superficialità. Non fraintendere, non sto assolutamente dicendo che si debba etichettare i migranti in modo negativo, so che la causa è l'indigenza o altri elementi complessi. Ma il mio giudizio non è rivolto ai migranti, si rivolge piuttosto a quelle ragazze, spesso figlie di papà che trascorrono intere giornate su internet a darsi un tono e polemizzare, che sembrano soffermarsi solo sulla superficie di questi problemi e si interessano a queste tematiche solo per il tempo che le emozioni suscitate dalla notizia durano. Cioè, ci vuole poco a fare gli splendidi rimanendo superficiali... tutto facile se non ci si pone domande e non si cercano soluzioni reali. E tra l'altro in tutto questo, non potevo fare a meno di sentirmi in colpa anch'io. Perché è facile per me parlare avendo 40 anni. Grazie al cavolo che ho gli strumenti per criticare ragazzi molto molto più giovani. E poi non posso ignorare come la società sia spesso penalizzante, tossica e ingiusta nei confronti delle donne. I problemi esistono e sono reali, e non vengono minimamente attenuati dal fatto che alcune ragazze, più radical chic che altro, trattino queste questioni con superficialità sui social media. E infine io ho avuto molte esperienze positive con le donne e, in tutta onestà. Ecco, sperando che tu adesso non mi odi per questa confessione, in seguito ho capito di aver toppato. Il problema sono i mass media e i politici, non la ragazzina di 20 anni che magari affronta queste tematiche un po' a metà.
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